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Ecumenismo        

 

Dalle Famiglie Francescane

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>  OFM Conv.

CEFID

Centro Francescano Internazionale per il Dialogo

06081 Assisi PG - Piazzetta Sigismondo Spagnoli, 1

 

Questo organismo ha il compito di promuovere l’unità dei cristiani e il dialogo con le religioni del mondo. A tal fine svolge le seguenti attività :

 

  •  Assistenza spirituale ai pellegrini delle diverse Confessioni Cristiane
  •  Promozione del dialogo interreligioso
  •  Promozione di una attività ecumenica e interreligiosa all’interno dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali
  •  Collaborazione con le altre Famiglie Francescane
  •  Collaborazione con altre istituzioni ecumeniche che si occupano del dialogo interreligioso.

 

Questo organismo si prefigge i seguenti obiettivi :

 

  •  Creare dei Delegati Provinciali per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso all’interno delle Province dell’Ordine
  •  Incoraggiare all’interno delle Province dell’Ordine l’istituzione di “Centri per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso”,  particolarmente in quei Paesi dove la presenza di altre confessioni cristiane e di altre religioni è numerosa
  •  Istituire una commissione all’interno dell’Ordine, per aiutare il “Delegato Generale per l’Ecumenismo e il dialogo  interreligioso”, a effettuare un’attività ecumenica più efficiente
  •  Istituire un mezzo di informazione e di comunicazione sia all’interno sia all’esterno dell’Ordine
  •  Organizzare ad Assisi, incontri di preghiera ecumenica e interreligiosa, conferenze e tavole rotonde a livello ecumenico e interreligioso.

 

Per ulteriori e più dettagliate informazioni vi consigliamo di contattare il CEFID :  e-mail: cefid@ofmconv.org  

 

 


 

OFM

 

" Francescani non cattolici in dialogo con i Frati Minori "

 

Francescani anglicani e luterani si sono incontrati a Roma, per la seconda volta, con i francescani cattolici. La prima esperienza di dialogo era avvenuta durante il Giubileo. è stato un vero pellegrinaggio alle fonti del francescanesimo, ospiti dell'Ordine dei Frati minori. Spiega padre Tecle Vetrali, delegato dei Frati minori per il dialogo ecumenico "La vera unità si costruisce di più sulle esperienze di vita che sullo studio teorico. Lasciamo ai teologi le questioni dottrinali. Noi partiamo dall'elemento comune della spiritualità francescana".

      Il carisma francescano, nella storia, ha seguito la divisione delle Chiese. Di modo che oggi esistono francescani luterani e anglicani. Questi ultimi sono i più numerosi con 5 mila frati, suore e laici del terz'Ordine. Gli incontri si sono tenuti a Roma, Assisi, La Verna, Greccio e Fontecolombo. I frati e le suore sono arrivati da Gran Bretagna, Spagna, Germania, Stati Uniti, Australia, Giamaica e Malesia. Frà Daniel Matthews, anglicano, ministro generale della Società San Francesco, ha illustrato il lavoro con i poveri in Inghilterra, l'impegno nelle comunità multirazziali in India, e quello per consolidare la spiritualità francescana nella Chiesa episcopaliana in Usa. Nella Chiesa anglicana gli Ordini francescani sono tre: un ramo maschile e femminile di vita attiva, una comunità di clarisse contemplative e il terz'Ordine formato da alcune migliaia di laici.

      In Germania c'è una fraternità francescana costituita appositamente per il dialogo con i musulmani turchi. All'incontro era presente suor Ute Lanzendoerfer, luterana, che ha ringraziato per essere entrata nella Famiglia francescana. Grande spazio ha avuto il tema del dialogo interreligioso soprattutto con l'Islam, secondo lo spirito di san Francesco.

a.bo.

 

(Relazione apparsa tempo fa  sul mensile di cultura e attualità religiosa " Jesus").


 

>  OFM Cap.

 

 I Frati Minori Cappuccini e " Il dialogo interreligioso come via alla pace "

 

Molti sono i ponti che i Cappuccini devono costruire verso le altre religioni. è ciò che hanno chiesto i 33 frati, che dal 14 al 19 febbraio, si sono riuniti in un Convegno internazionale a Nagahuta/Pematangsiantar nell'isola indonesiana di Sumatra. La loro riunione ha avuto come tema: "Il dialogo interreligioso come via alla pace". I partecipanti al Convegno si sono ispirati all'esempio di san Francesco, che al tempo delle Crociate attraversò i limiti dell'accampamento dei crociati e andò dal Sultano per parlare con lui della fede e per cercare soluzioni pacifiche ai conflitti. A questo proposito nella Lettera che i delegati hanno inviato ai frati del loro Ordine francescano è detto: "che questo Convegno possa divenire ai nostri giorni un forte simbolo di dialogo religioso in tutto il mondo".

Fondamentalismo - All'inizio del Convegno - che è stato organizzato dall'Ufficio di Giustizia, Pace e Salvaguardia del creato della Curia generale - i frati hanno dato relazione circa le correnti fondamentaliste ed estremiste di cui hanno diretta esperienza, come in Nigeria. Hanno affermato come tali movimenti siano caratterizzati dall'intolleranza aggressiva. Spesso si abusa della religione per conquistare il potere o esercitare il potere sugli altri. "Dio è dalla nostra parte", è questo il motto. I Cappuccini hanno fatto rilevare come tendenze fondamentaliste si siano avute attraverso i secoli in tutte le religioni. E hanno messo in guardia da giudizi precipitati, giacché la situazione politica e religiosa è molto complessa. Per esempio in Indonesia, che è una nazione a forte maggioranza mussulmana, esiste una grande libertà religiosa. I conflitti, che qua e là sono scoppiati tra i seguaci di differenti religioni, sono da attribuire in massima parte a motivi sociali ed etnici.

 

"Dialogo della vita"

 

"Il rispetto reciproco poggia sulla convinzione che Dio stesso è all'opera in tutte le religioni", si afferma nella Lettera ai frati. Certamente il comportamento fondamentalista non si potrà mai sradicare del tutto dal mondo. Ma i Cappuccini possono collaborare, attraverso contatti con i seguaci di altre fedi, "a costruire insieme un mondo più giusto e più pacifico". A questo scopo è importante il "dialogo della vita". Ad esso appartengono sia buone relazioni di vicinato sia il comune impegno sociale. Dovrebbero essere superati i reciproci pregiudizi: l'esempio di san Francesco incoraggia a parlare positivamente dei valori culturali, umani e teologici degli altri, invece di porre in primo piano le loro manchevolezze. Allora si possono mettere in moto iniziative comuni in campo sociale, spirituale e culturale come pure per la conservazione del creato. Non violenza - I Cappuccini a Sumatra hanno espresso la convinzione che un tale "dialogo della vita" demolisce le paure che si hanno gli uni degli altri. Hanno pure sottolineato che nello spirito di non violenza non si dovrebbe ricambiare l'ingiustizia con l'ingiustizia. Hanno inoltre proposto che si invitino seguaci di altre fedi a celebrazioni religiose e culturali o si accettino tali inviti che vengono da parte loro.

Ancora: conventi e parrocchie potrebbero porre a disposizione spazi per celebrazione religiose di altre religioni. Durante la formazione tutti i frati dovrebbero ricevere una solida introduzione alle altre correnti religiose. Alcuni frati poi dovrebbero essere formati come specialisti del dialogo interreligioso e come mediatori.

 

(Estratto dal Sito ufficiale dei Frati Minori Cappuccini)

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